A settembre 2023, una nuova variante di SARS-CoV-2, denominata Eris o variante EG.5, ha suscitato l'interesse delle autorità sanitarie ed è stata posta sotto la supervisione dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).

L'ultimo rapporto dell'Istituto Superiore della Sanità indica che il 41,9% dei casi di Covid-19 nel paese è attribuibile a questa variante. Questa variante ha dimostrato una maggiore diffusione, una capacità di crescita più elevata e alcune caratteristiche di evasione immunitaria. Tuttavia, in base alle prove disponibili al momento, il rischio per la salute pubblica associato a questa variante è considerato "basso".

Cosa è importante sapere su questa variante?

La variante ha attirato l'attenzione delle autorità sanitarie a livello globale a causa della sua maggiore resistenza agli anticorpi, ma al contempo, mantiene la sua elevata capacità di trasmissione. Questa resistenza agli anticorpi è stata collegata a una specifica mutazione, responsabile dell'aumento dei casi positivi, dell'occupazione dei letti di terapia intensiva, dei decessi e del tasso di positività ai test in diverse regioni.

L'Organizzazione Mondiale della Sanità la ha classificata come una variante "di interesse", tuttavia, è importante sottolineare che la situazione epidemiologica è in continua evoluzione, e ulteriori ricerche potrebbero essere necessarie per comprendere appieno l'impatto di questa variante e per sviluppare strategie di gestione e prevenzione adeguate.

Caratteristiche generali e come comportarsi

Le informazioni fornite riguardo alla variante Eris del SARS-CoV-2 e alle misure di prevenzione sono importanti per affrontare la situazione.

È importante notare che, secondo quanto segnalato, Eris sembra non causare cambiamenti significativi nella gravità del COVID-19 rispetto alle precedenti sottovarianti di Omicron. Tuttavia, le autorità sanitarie monitorano costantemente l'evoluzione del virus e potrebbero apportare modifiche alle linee guida e alle misure in base ai dati disponibili.

Per quanto riguarda le disposizioni per il rientro a scuola e le misure di prevenzione, è fondamentale seguire le indicazioni fornite dal ministero della Salute. Attualmente, le persone positive al test diagnostico non sono tenute all'isolamento, ma devono adottare misure preventive, come l'uso della mascherina, il mantenimento della distanza sociale e l'evitare gli ambienti affollati.

Inoltre, è importante notificare il contagio a coloro che sono stati in contatto con la persona positiva e rimanere vigili per rilevare eventuali sintomi. In caso di persone immunodepresse o fragili, è consigliabile contattare un medico se i sintomi peggiorano entro 3 giorni.

È fondamentale seguire attentamente gli aggiornamenti e le indicazioni delle autorità sanitarie per contribuire alla prevenzione della diffusione del virus e alla tutela della salute pubblica.

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