Il 4 febbraio è la Giornata mondiale contro il cancro organizzata dalla UICC (Union for International Cancer Control) e supportata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).

Il claim di questo evento è "I Am and I Will"- “Io sono e Io farò", uno sprone all’azione e all’impegno su tutti i livelli col fine di evidenziare quanto possa essere importante agire e impegnarsi nella prevenzione dei tumori e nel rendere più accessibili gli screening oncologici. Il fine ultimo è creare quella consapevolezza sulla malattia per permettere a tutti di riconoscerne meglio i sintomi, prevenire ed evitare i comportamenti a rischio.

Il cancro: quanto colpisce?

Il cancro è un disturbo sempre più comune: in tutto il mondo sono stati stimati 18 milioni di casi di cancro nel solo 2018. In Italia nel 2020 sono 377.000 i nuovi casi di tumori maligni.

Il cancro più frequentemente diagnosticato è il carcinoma mammario, con il carcinoma del colon-retto a seguire e poi polmone, prostata e vescica. Negli uomini il più frequente è il carcinoma della prostata, che ricopre il 18,5% di tutti i tumori diagnosticati.

Sopravvivenza

Passati cinque anni dalla diagnosi, secondo i dati, si è arrivati a una sopravvivenza del 63% nelle donne (in cui il tumore più comune è quello mammario) e del 54% negli uomini. Si tratta sicuramente di esiti importanti anche se si paragonano a quelli di altri Paesi europei, che sono lo specchio sicuramente di una buona assistenza oncologica.

In crescita si trovano anche i cosiddetti “prevalenti”, ovvero gli individui che vivono dopo aver avuto una diagnosi di tumore: nel 2020 secondo alcune stime, sono oltre 3 milioni e 600.000 (con un incremento del 3% annuo), un terzo dei quali lo si può ritenere guarito.

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