La Giornata Mondiale del Diabete si celebra ogni anno il 14 novembre per sensibilizzare la popolazione su questa malattia cronica e il simbolo della campagna è il cerchio azzurro, che rappresenta l'unità della popolazione mondiale nella lotta contro questo disturbo.
Sintomi
Il diabete spesso si manifesta attraverso una serie di sintomi legati all'iperglicemia e, tra i segnali più comuni, ci sono una costante sensazione di sete (polidipsia), una frequente necessità di urinare (poliuria) e un aumento della fame (polifagia). Molti pazienti sperimentano anche affaticamento, perdita di peso inspiegabile, nausea e visione offuscata.
Avere l’alito fruttato o "acetonemico" e una sensazione di bocca secca (xerostomia) sono altri sintomi, in quanto possono indicare un'elevata concentrazione di zuccheri nel sangue.
In generale, i primi segni di iperglicemia diventano visibili quando i livelli di glucosio superano i 180-200 mg/dL e, se non trattati, possono causare danni progressivi agli organi interni e al sistema cardiovascolare.
Cause
Le cause del diabete variano a seconda del tipo.
Il diabete di tipo 1 è generalmente di origine autoimmune, con il sistema immunitario che attacca erroneamente le cellule del pancreas responsabili della produzione di insulina. Il diabete di tipo 2, invece, è strettamente legato a fattori come obesità, dieta poco equilibrata e mancanza di attività fisica. Ci sono poi altri fattori di rischio, che includono la predisposizione genetica, lo stress e uno stile di vita sedentario.
Anche se il diabete di tipo 1 non può essere prevenuto, per il tipo 2 è possibile adottare misure preventive attraverso una dieta sana, esercizio regolare e controllo del peso.
Come diagnosticarlo
Per diagnosticare il diabete, è sufficiente eseguire un esame del sangue che misura i livelli di glicemia: un valore di glicemia a digiuno superiore a 126 mg/dL è indicativo di diabete, ma la diagnosi deve essere confermata da ulteriori esami in giorni diversi. Un altro indicatore è il livello di emoglobina glicata (HbA1c), che riflette i livelli medi di zucchero nel sangue negli ultimi due o tre mesi. Se questo valore supera il 6,5%, è probabile che la persona sia affetta da diabete.
Esistono anche test di tolleranza al glucosio, che misurano la risposta dell’organismo all’assunzione di zucchero: se, durante tali test, i livelli di glicemia superano i 200 mg/dL, si può confermare la diagnosi.
Rimedi
Non esiste una cura definitiva per il diabete, ma ci sono diverse opzioni di trattamento che aiutano a gestire la malattia. Il diabete di tipo 1 richiede l'assunzione regolare di insulina mentre, per il tipo 2, la gestione si basa su un approccio combinato che include dieta, esercizio fisico e, in alcuni casi, farmaci. È fondamentale monitorare regolarmente i livelli di zucchero nel sangue, controllare la pressione arteriosa e tenere sotto controllo i livelli di grassi.
Smettere di fumare e ridurre l'alcol può migliorare significativamente la gestione del diabete e la prevenzione delle complicazioni a lungo termine si basa anche su una costante attenzione alla salute cardiovascolare, poiché il diabete aumenta il rischio di infarto e ictus.
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