Quando parliamo di luce blu, ci riferiamo a una radiazione elettromagnetica che viene emessa da qualsiasi fonte luminosa: ha quindi di origine artificiale ed è quella gli schermi dei nostri dispositivi (come smartphone, tablet e pc) ma anche delle lampadine a LED.
L’eccesso di esposizione: le conseguenze
I danni che possono essere dovuti all’eccesso di esposizione alla luce blu vanno da disturbi momentanei, fino a un’infiammazione dolorosa della congiuntiva e della cornea, che potrebbe poi degenerare causando danni alla retina e, nei casi più acuti, degenerazione maculare.
Tra i danni più ricorrenti sicuramente ci sono stanchezza e affaticamento degli occhi, mal di testa e/o disturbi del sonno. L'affaticamento oculare è quello più comune e si può manifestare dopo un sovraccarico lavorativo.
I prodotti consigliati
La cornea è di per sé molto efficace nell’assorbire gli UV, mentre il cristallino è il principale filtro della luce blu. Tuttavia, tali filtri perdono efficacia nel tempo, ed è importante l’utilizzo di specifici filtri artificiali.
Alcune case produttrici di schermi LED hanno iniziato ad introdurre filtri, che però ancora non sono del tutto efficaci nel proteggere dalla luce blu, oltre al fatto che vengono utilizzati poco dagli utenti perché riducono di molto la qualità delle immagini proiettate sugli schermi.
Le case produttrici di lenti oftalmiche sono invece riuscite a sviluppare filtri capaci di schermare la luce blu e le ricerche sono in continua evoluzione, affinando sempre di più i prodotti, anche se tali strumenti sono già efficaci nel fornire una buona protezione.
Per quel che riguarda i sostituti lacrimali in grado di interferire con il passaggio della luce blu, essi sono in fase di ricerca, anche se alcuni sono già in commercio, ma c’è bisogno di ulteriori evidenze scientifiche per definirli efficaci.
Sicuramente, oltre alle lenti specifiche, con o senza gradazione, capaci di creare un vero e proprio schermo protettivo, con filtro per la luce blu danno la giusta protezione, e sono confortevoli nelle molteplici situazioni di esposizione.
L’applicazione delle lacrime artificiali è anch’essa una buona abitudine, e ricordiamo che è meglio non applicare i colliri che contengono spesso antibiotici, cortisonici o cortisonici in associazione a vasocostrittori, a meno che non siano indicati dall’oculista per trattare un’eventuale infezione.
Se vuoi approfondire l’argomento oppure chiedere semplici delucidazioni, non esitare a contattarci. Il nostro team di professionisti sarà lieto di risponderti.