Riconosciute come prodotto tipico delle terre sicule ed annoverate tra i Prodotti Agroalimentari della Tradizione Italiana (P.A.T.), all’inizio del secolo scorso solo nella provincia di Agrigento ne venivano coltivate più di 700 specie diverse ma purtroppo nel tempo numerose varietà di questa pianta stanno via via scomparendo.
Oltre quelle sicule, ne esistono anche altre denominazioni riconosciute, come quelle pugliesi e greche.
Generalmente vengono consumate secche durante tutto l’anno e si trovano fresche solo in primavera.
Le mandorle sono costituite per il 50% di grassi monoinsaturi e polinsaturi, sono una preziosa fonte di energia ed hanno un alto potere calorico, quindi vanno consumate con molta parsimonia.
Le vitamine principali contenute al loro interno sono principalmente la vitamina E, la vitamina A, le vitamine del gruppo B, il beta-carotene, la luteina e la zeaxantina.
Invece il principale Sale minerale è il Magnesio, seguito da Calcio, Ferro, Potassio, Rame, Zinco, Fosforo, Selenio e Manganese.
Al loro interno è anche contenuto un alto tasso di proteine: una sola manciata può apportare circa un ottavo del fabbisogno proteico giornaliero di una persona.
Sono, quindi un alimento completo, meno grasse delle noci ma con maggiori proprietà curative e stimolanti, per questo sono particolarmente indicate in caso di denutrizione.
Vediamo ora in dettaglio le benefiche proprietà che apporta il consumo regolare di mandorle:
- Prevengono le malattie cardiovascolari
- Contrastano l’attività dei radicali liberi
- Sono energizzanti
- Hanno proprietà lassative
Questa caratteristica è dovuta alla buona percentuale di fibra alimentare che contengono, che accelera il processo digestivo, ancor più se accompagnate da molta acqua
- Rinforzano denti e ossa
Sono, infatti, ricche di calcio che le rende un alimento ideale per contrastare l’osteoporosi e per il buon mantenimento dei denti
- Combattono l’anemia
Grazie al ferro che contengono, le mandorle sono delle ottime alleate in caso di anemia sideropenica.
Esistono due tipi di mandorle: quelle dolci e quelle amare. Le prime sono quelle maggiormente adoperate in cucina mentre quelle amare, anche se commestibili, andrebbero assunte con parsimonia dato che, a causa del contenuto di amigdalina, ad alte dosi possono risultare velenose.