Ogni anno, nell’ultima domenica di marzo, si effettua il passaggio all’ora legale, spostando le lancette un’ora avanti per sfruttare meglio la luce naturale. Sebbene questo cambiamento abbia vantaggi dal punto di vista energetico, il corpo umano può impiegare del tempo per adattarsi alla nuova routine, subendo temporaneamente alcuni disagi.

Più nello specifico, il passaggio all’ora legale può alterare il ritmo circadiano, il ciclo biologico che regola sonno, veglia e altre funzioni essenziali, portando a un lieve squilibrio iniziale, con effetti simili al jet lag, sebbene molto meno intensi.

Cosa può provocare il cambio d’ora

Il principale effetto dell’ora legale è una temporanea alterazione del ciclo sonno-veglia, che può incidere sulle capacità cognitive e sulle energie disponibili durante la giornata: nei primi giorni successivi al cambio d’orario, può capitare di avere maggiore difficoltà nel concentrarsi ed essere meno efficienti nelle attività quotidiane.

Un altro sintomo comune è la sensazione di stanchezza e spossatezza, spesso a causa del fatto che, con il tramonto posticipato, si tende a rimanere attivi più a lungo, riducendo il tempo dedicato al riposo e, quindi, anche la qualità del sonno può risentirne. Quest’ultimo può risultare più leggero e frammentato, con risvegli più frequenti e difficoltà ad addormentarsi e, in alcuni casi, possono essere necessarie diverse settimane prima di tornare a una situazione di equilibrio.

Buone abitudini per adattarsi al meglio

Un primo accorgimento è quello di anticipare gradualmente il momento di andare a dormire nei giorni precedenti al cambio d’ora, in modo da abituare il corpo al nuovo ritmo in modo meno brusco, così come esporsi alla luce naturale nelle prime ore del mattino, per regolare la produzione di melatonina.

Allo stesso modo, mantenere una routine costante, andando a dormire e svegliandosi sempre alla stessa ora, permette al corpo di adattarsi più facilmente ai nuovi orari, così come l’assicurarsi di dormire un numero sufficiente di ore e non trascurare il riposo, per evitare sensazioni di stanchezza e irritabilità.

I principi utili

Il magnesio è un minerale essenziale per il rilassamento muscolare e il benessere del sistema nervoso, utile per contrastare la tensione e, in generale, per favorire un sonno più profondo. La vitamina B6, invece, aiuta a regolare i livelli di serotonina, influenzando positivamente l’umore e il ciclo del sonno, così come il triptofano, un amminoacido precursore della serotonina.

Infine, la melatonina, che il corpo produce naturalmente quando cala la luce, è fondamentale per favorire l’addormentamento e migliorare il riposo notturno: può essere assunta tramite integratori e, per supportarne la produzione naturale, è utile evitare luci intense la sera e mantenere una routine serale rilassante.

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