Tachipirina Adulti 10 supposte 1000 mg
- Disponibilità: Disponibile
- Produttore: ANGELINI (A.C.R.A.F.) SpA
- Codice articolo: 012745067
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Tachipirina Adulti Supposte 1000mg
Antipiretico, Analgesico
Tachipirina Adulti è un medicinale analgesico e antipiretico in supposte a base di paracetamolo, indicato per il trattamento sintomatico del dolore, lieve o moderato, e per la cura delle affezioni febbrili. Tachipirina Adulti supposte abbassa la febbre e attenua i fastidiosi sintomi influenzali.
Visti i dosaggi di paracetamolo presenti nel farmaco, il prodotto deve essere utilizzato solo da adulti e da adolescenti che abbiano superato i 41 Kg di peso. Prima di effettuare la somministrazione di Tachipirina Adulti consultare il proprio medico e leggere attentamente le informazioni riportate nel foglietto illustrativo.
Composizione
Principi attivi
Ogni supposta contiene: paracetamolo 1000 mg
Eccipientigliceridi semisintetici solidi.
Controindicazioni/Effetti indesiderati
Tachipirina Adulti Supposte non deve essere utilizzata nel caso sussista:
- ipersensibilità al paracetamolo o ad uno qualsiasi degli eccipienti
- pazienti affetti da grave anemia emolitica
- grave insufficienza epatocellulare
Modo d'uso
La dose raccomandata negli adulti è di 1 supposta alla volta per via rettale, da ripetere, se necessario, dopo 6 ore.
Non superare la dose massima di 4000 mg al giorno (4 supposte).
Nel caso di una grave insufficienza renale diagnosticata, la somministrazione di più supposte deve essere effettuata ad intervalli di almeno 8 ore.
Il medicinale non va assunto per più di 3 giorni consecutivi senza consultare il medico.
Negli adolescenti è indispensabile rispettare la dose definita in funzione del peso corporeo secondo quanto riportato nel seguente schema a titolo d’informazione:
Nei ragazzi di peso corporeo compreso tra i 41 e i 50 kg (12-15 anni approssimativamente): 1 supposta alla volta, da ripetere, se necessario, dopo 8 ore. Non superare le 3 supposte nelle 24 ore.
Negli ragazzi di peso corporeo superiore a 50 kg (sopra i 15 anni approssimativamente): 1 supposta alla volta, da ripetere, se necessario, dopo 6 ore. Non superare le 4 supposte nelle 24 ore.
Nei bambini di peso inferiore ai 41 kg esistono in commercio altre specifiche formulazioni di Tachipirina con dosaggi inferiori.
Avvertenze
Nel caso raro in cui si verifichino reazioni allergiche, l’assunzione di Tachipirina Adulti deve essere immediatamente sospesa e sostituita con un idoneo trattamento di cura.
I pazienti affetti dalla sindrome di Gilbert e nei soggetti con insufficienza renale o epatica di grado lieve/moderato, l’assunzione di paracetamolo è sconsigliata, se non strettamente necessaria, per scongiurare il rischio di un'epatopatia e di alterazioni a carico del rene.
Se durante il trattamento con Tachipirina Adulti si assumono altri farmaci, è necessario accertarsi che non contengano lo stesso principio attivo, in quanto dosi elevate di paracetamolo possono portare effetti collaterali anche gravi. In caso di uso protratto è consigliabile monitorare la funzione epatica e renale e la crasi ematica.
Usare con cautela anche nei soggetti con carenza di glucosio-6-fosfato deidrogenasi, anoressia, alcolismo cronico, eccessiva assunzione di alcool (3 o più bevande alcoliche al giorno), bulimia o cachessia, disidratazione, malnutrizione cronica (basse riserve di glutatione epatico) e ipovolemia.
Prima di assumere qualunque altro medicinale durante il trattamento con paracetamolo è necessario consultare il medico.
Gravidanza e Allattamento
Gli studi clinici non hanno evidenziato controindicazioni nell’uso di paracetamolo in gravidanza e in allattamento, né per la madre né per il feto. Tuttavia, è consigliabile iniziare un trattamento con Tachipirina Adulti solo se è strettamente necessario e sotto stretto controllo del medico.
Interazioni
L’assorbimento per via orale del paracetamolo dipende dalla velocità dello svuotamento gastrico. Pertanto, la somministrazione concomitante di farmaci che rallentano (ad es. anticolinergici, oppioidi) o aumentano (ad es. procinetici) la velocità dello svuotamento gastrico può determinare rispettivamente una diminuzione o un aumento della biodisponibilità del prodotto. La somministrazione concomitante di colestiramina riduce l’assorbimento del paracetamolo. L’assunzione contemporanea di paracetamolo e cloramfenicolo può indurre un aumento dell’emivita del cloramfenicolo, con il rischio di elevarne la tossicità. L’uso concomitante di paracetamolo (4 g al giorno per almeno 4 giorni) con anticoagulanti orali può indurre leggere variazioni nei valori di INR. In questi casi deve essere condotto un monitoraggio più frequente dei valori di INR durante l’uso concomitante e dopo la sua interruzione. Usare con estrema cautela e sotto stretto controllo durante il trattamento cronico con farmaci che possono determinare l’induzione delle monossigenasi epatiche o in caso di esposizione a sostanze che possono avere tale effetto (per esempio rifampicina, cimetidina, antiepilettici quali glutetimmide, fenobarbital, carbamazepina). Lo stesso vale nei casi di etilismo e nei pazienti trattati con zidovudina. La somministrazione di paracetamolo può interferire con la determinazione dell’uricemia (mediante il metodo dell’acido fosfotungstico) e con quella della glicemia (mediante il metodo della glucosio–ossidasi–perossidasi).
Effetti indesideratiDi seguito sono riportati gli effetti indesiderati del paracetamolo organizzati secondo la classificazione sistemica e organica MedDRA. Non sono disponibili dati sufficienti per stabilire la frequenza dei singoli effetti elencati.
Patologie del sistema emolinfopoietico | Trombocitopenia, leucopenia, anemia, agranulocitosi |
Disturbi del sistema immunitario | Reazioni di ipersensibilità (orticaria, edema della laringe, angioedema, shock anafilattico) |
Patologie del sistema nervoso | Vertigini |
Patologie gastrointestinali | Reazione gastrointestinale |
Patologie epatobiliari | Funzionalità epatica anormale, epatite |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Eritema multiforme, Sindrome di Stevens Johnson, Necrolisi epidermica, eruzione cutanea |
Patologie renali ed urinarie | Insufficienza renale acuta, nefrite interstiziale, ematuria, anuria |
Esiste il rischio di intossicazione, specialmente nei pazienti con malattie epatiche, in caso di alcolismo cronico, nei pazienti affetti da malnutrizione cronica, e nei pazienti che ricevano induttori enzimatici. In questi casi il sovradosaggio può essere fatale.
Sintomi In caso di assunzione accidentale di dosi molto elevate di paracetamolo, l’intossicazione acuta si manifesta con anoressia, nausea e vomito seguiti da profondo decadimento delle condizioni generali; tali sintomi compaiono in genere entro le prime 24 ore. In caso di sovradosaggio il paracetamolo può provocare citolisi epatica che può evolvere verso la necrosi massiva e irreversibile, con conseguente insufficienza epatocellulare, acidosi metabolica ed encefalopatia, che possono portare al coma e alla morte. Simultaneamente vengono osservati un incremento dei livelli di transaminasi epatiche, lattico–deidrogenasi, e bilirubinemia, ed una riduzione dei livelli di protrombina, che possono manifestarsi nelle 12–48 ore successive all’ingestione.
Trattamento I provvedimenti da adottare consistono nello svuotamento gastrico precoce e nel ricovero ospedaliero per le cure del caso, mediante somministrazione, il più precocemente possibile, di N–acetilcisteina come antidoto: la posologia è di 150 mg/kg e.v. in soluzione glucosata in 15 minuti, poi 50 mg/kg nelle 4 ore successive e 100 mg/kg nelle 16 ore successive, per un totale di 300 mg/kg in 20 ore.
Conservazione
Conservare il prodotto in luogo fresco e lontano da fonti di calore. La data di scadenza riportata sulla scatola si riferisce al prodotto integro conservato nella confezione originale.
Formato
Confezione da 10 supposte da 1000 mg.