L'infezione da Coronavirus è ancora un argomento molto attuale che interessa non soltanto noi italiani ma, purtroppo, tutto il mondo.
Ogni giorno, infatti, sono tante le nuove persone che si trovano a dover fare i conti con la positività al test per il Covid-19 e con la paura di sviluppare sintomi gravi o difficilmente controllabili.
Purtroppo, nonostante gli sforzi di ognuno e degli scienziati per trovare una soluzione che riesca ad indebolire la contagiosità e la pericolosità del virus, l'unico scudo di protezione sembra essere quello di cambiare le nostre abitudini di vita.
Proprio per questo motivo, oltre a ridurre i contatti fisici al minimo indispensabile e solo ai familiari più stretti, l'unica soluzione sembra essere ancora quella di utilizzare dispositivi di protezione individuale che riducano il più possibile il rischio di contaminazione.
Dagli studi effettuati, infatti, la principale causa di contagio è ancora rappresentata dai droplet, goccioline di saliva emesse quando si parla ma anche quando si starnutisce, si tossisce o si sbadiglia.
E' per questo motivo che la cosa migliore da fare è mantenere il distanziamento sociale ed utilizzare delle mascherine protettive.
Sono tante quelle in commercio ed altrettante sono le caratteristiche che le differenziano, per questo abbiamo pensato ad una serie di domande e dubbi a cui dare risposta per fare chiarezza su tutti gli aspetti che le caratterizzano.

Quanti tipi di mascherine esistono e come fare per scegliere quella più adatta alle proprie esigenze

  • Mascherina chirurgica: è un dispositivo medico, generalmente in 3 strati di tessuto non tessuto TNT, non sterile e classificata come mascherina facciale ad uso medico di tipo II, come quella acquistabile al link https://farmaciaguacci.it/munusmed-maschchiir-ad-50pz
    Grazie all'elevato potere filtrante superiore al 98%, può essere utilizzata se si frequentano luoghi aperti o poco affollati.
    Sono disponibili formati adatti per adulti ed altri, ideali per bambini.
  • Mascherine Protettive FFP2: dispositivi di protezione individuale (DPI) con filtro, adatti per impedire l'ingresso di particelle fini, grazie alla capacità filtrante del 95%.
    Come dispositivo di protezione garantisce una perfetta aderenza al viso, consentendo allo stesso tempo la corretta respirazione, così da scongiurare il rischio droplet.
    L'uso di questi DPI è, generalmente, consigliato per personale sanitario o per chi lavora a contatto con il pubblico.
    Quelle da noi consigliate sono presenti al link https://farmaciaguacci.it/mascherina-kn95-surgika-5-pezzi
  • Mascherine FFP3: molto simili alle FFP2 dalle quali si differenziamo per un potere filtrante quasi pari al 99%.
    Sono molto utilizzate non solo dal personale sanitario impegnato nella lotta al Coronavirus in casi di elevato rischio ma anche nell'industria chimica essendo in grado di impedire il passaggio di particelle con diametro fino a 0,6 micron.
  • Mascherine di comunità: hanno lo scopo di ridurre la circolazione del virus nella vita quotidiana e non sono soggette a particolari certificazioni. Non devono essere considerate né dispositivi medici, né dispositivi di protezione individuale, ma una misura igienica utile a ridurre la diffusione del virus SARS-COV-2.
    Ne sono un esempio quelle presenti al link https://farmaciaguacci.it/siria20-maschffp2-nr-nera

Le mascherine sono lavabili?

Le uniche mascherine lavabili sono quelle per cui è espressamente indicata la dicitura "lavabile" come si legge anche sul sito del Ministero della Salute al link http://www.salute.gov.it/portale/nuovocoronavirus/dettaglioFaqNuovoCoronavirus.jsp?lingua=italiano&id=235#4.
Nel caso contrario non è possibile riutilizzare i dispositivi che quindi vanno sostituiti e smaltiti come previsto dalla normativa vigente.
In ogni caso, è sempre buona norma seguire le indicazioni riportate sulla confezione così da lavare e disinfettare correttamente le mascherine.

Come capire se le mascherine FFP2 sono a norma?

La mascherina FFP2 è una maschera facciale filtrante che per essere messa in commercio deve essere prima analizzata da un organismo terzo che ne certifichi l'aderenza ai requisiti della norma tecnica EN 149:2001 sulla protezione delle vie respiratorie. Una volta appurata la conformità a tale norma, il produttore potrà ottenere il marchio CE a cui associare 4 numeri che ne attestano l'autorizzazione all'immissione in commercio.

CE 2163: chiarimenti sui dispositivi utilizzati contro il Coronavirus

Alcune settimane fa è partita una indagine su alcune mascherine FFP2 che, pur riportando un certificato di conformità, di fatto non risultavano essere sicure.
Tra queste rientrano quelle dotate di CE2163 ma, quello che bisogna realmente sapere è che non tutte le mascherine che riportano tale codice sono sotto inchiesta.
Infatti, quello che sembra mancare ad alcune aziende produttrici sono i controlli post produzione per cui, in alcuni casi, potrebbero non essere rispettate tutte le caratteristiche tecniche riportate sulla confezione.
Questa inchiesta, però, non coinvolge tutte le aziende produttrici di dispositivi ffp2.